Il Bergamotto e la ricerca ai problemi cardiovascolari e malattie al fegato: come funziona e in che modo si assume.
Avete problemi di colesterolo, trigliceridi e glicemia? Non sopportate le statine chimiche?
Il succo di bergamotto risolve gran parte dei vostri problemi. E’ consigliato da cardiologi ed è avallato da molti studi e ricerche.
Avete problemi di fegato (o temete di averne in futuro)?
Ecco un prezioso alleato per contrastare diverse patologie a questo importante apparato: si tratta del bergamotto, un agrume “Titolato” che nasce solo nella Calabria Jonica di Reggio calabria e che, come riporta uno studio apparso su Nature Scientific Reports, aiuta ad allontanare il fegato grasso e altre malattie simili.
Come? Grazie alle sue importanti proprietà terapeutiche è toccasana per l’organismo.
L’ultima ricerca specifica sul bergamotto e le malattie del fegato
Il bergamotto, riporta GreenMe.it, è un antiossidante ricco di flavonoidi e vitamine ma a fare la differenza sono i polifenoli, antiossidanti naturali presenti in questo alimento che (secondo lo studio citato nel paragrafo precedente) preverrebbe l’accumulo di grasso a livello epatico e agire su un eventuale stato infiammatorio (NASH), che può condurre alla fibrosi epatica, alla cirrosi e, nel peggiore dei casi, al cancro del fegato. Un team di ricercatori italiani dell’Università Magna Graecia di Catanzaro, coordinato dal Prof. Vincenzo Mollace, ha dimostrato che la frazione polifenolica di bergamotto è in grado di migliorare il profilo lipemico sierico, regolarizzare la pressione sanguigna e migliorare la malattia del fegato grasso non alcolica nei pazienti affetti da sindrome metabolica. Studio apparso su Nature Scientific Reports.
Come si può assumere il bergamotto
Come si può assumere il bergamotto? Questo alimento tendenzialmente si beve soprattutto sotto forma di succhi/spremute – il migliore è il Bergasterol, lo potete richiedere in Farmacia, ultimamente si possono anche utilizzare delle bustine per infusione – Bergastatina -.
Il gusto del Bergamotto è forte e particolare, si consiglia dunque di associarlo ad altri succhi – naturali – di frutta (per le patologie cardiovascolari e per glicemia lieve evitate i succhi zuccherati) o allungarlo con l’acqua. Il succo di bergamotto si conserva dopo aperto nel frigorifero solo per qualche giorno. E non è tutto: del bergamotto esiste anche l’olio, utilizzato soprattutto in profumeria per via del buon aroma.