Colesterolo, linee guida.
Gli americani, quelli degli Stati Uniti, del problema colesterolo sono particolarmente sensibili, sicuramente per il loro tipo di alimentazione, la colazione all’americana, i fast food…
In questo ultimo periodo sono state dettate nuove linee guida nel quale rivedono i rapporti con le malattie cardiache: i grassi nel sangue fanno meno paura.
Il concetto alla base è molto semplice, per anni hanno favorito la vendita di medicinali, di fatto due specialisti dell’Harvard Medical School di Boston, Nancy Cook e Paul Ridker, hanno appurato che il sistema di calcolo del rischio cardiovascolare è sbagliato e stima al rialzo le probabilità di andare incontro a malattia. Il risultato è che per anni sarebbero stati trattati inutilmente moltissimi pazienti.
Gli specialisti parlano
Nelle nuove linee guida gli specialisti parlano solo di una categoria di farmaci, le statine, ormai farmaci generici, cioè hanno perso il brevetto e quindi non sono costose. Nel frattempo, le industrie stanno sperimentando le loro molecole secondo i diktat delle nuove linee guida, tenendo conto che i farmaci non devono solo abbassare il colesterolo, ma prevenire gli incidenti cardiovascolari.
Tuttavia, rientrando nel nostro universo italiano, se non europeo in virtù di comuni linee guida, da molto si è puntato su dieta ed attività fisica.
Valori di colesterolo
Una nutrizione sostanzialmente diversa da quella americana, ci pone nella condizione di trattamento più adeguato del colesterolo LDL, in Europa, i pazienti che hanno avuto incidenti cardiovascolari vengono messi in terapia quando hanno valori di colesterolo più alti rispetto a quelli previsti dagli americani, in pratica siamo un po’ meno aggressivi sulla terapia.
In altro articolo del nostro sito, abbiamo già trattato il problema https://www.diarioalimentare.it/combattere-il-colesterolo/ in relazione ai recenti studi universitari sull’azione del bergamotto come elemento naturale alla base della cura del colesterolo.
I trattamenti contro il colesterolo
Secondo il Presidente del comitato che ha approvato le indicazioni americane, Neil Stone, non importa solo abbassare il colesterolo, ma soprattutto come si riesce a farlo, cioè attraverso una dieta!
I medici americani dovranno accertarsi che il paziente non sia ammalato di cuore, diabete, col colesterolo cattivo al di sopra 190 e se attraverso un calcolo non sia a rischio di infarto. Qualora ci siano positività in questi accertamenti, il paziente verrà trattato farmacologicamente. Altrimenti basteranno semplici cambiamenti nello stile di vita e nella dieta per abbassare il colesterolo alto.